28 Marzo 2024
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Alcune storie

Chiara

Chiara


Un cerchio che chiudendosi, ne apre un altro. Una piacevole esperienza che ha dato voce a una
parte di me per troppo tempo rimasta in silenzio, coperta da strati di ghiaccio. Sono entrata nel
cerchio narrante con diffidenza e poca voglia, in un momento della mia vita intriso di roba confusa
e pesante che parlava e viveva al mio posto. E´ bastato pescare un martello nel "vaso di Pandora"
del primo incontro, per dare senso al percorso narrativo sulla mia malattia e sulla mia vita.
Sono sempre stata convinta che dietro a ogni sintomo ci sia un sentimento e non ho mai letto la mia
malattia come tale, ma come un messaggio, una reazione del mio corpo a una mia condizione
emotiva. Tuttavia la consapevolezza non basta e mai prima d´ora avevo voluto dare ascolto ai miei
sintomi, né tanto meno voce e parola.
Il martello è stato lo stimolo per farlo e il cerchio il modo per concedermelo. Ho iniziato a rompere
il ghiaccio, a lasciare emergere i miei bisogni congelati e soffocati da troppe metafore e a creare lo
spazio per me in ogni ambito della mia vita. E il piacere maggiore è stato incontrare altre storie,
sguardi, parole ed emozioni, accogliere e sentirmi accolta fino a scoprirmi, inaspettatamente, un
germoglio di vita in mezzo a una terra sempre bruciata.

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